La copertina di
Post Office di Charles Bukowski, un passaggio sul
Mi sentivo molto solo di questo brevissimo e
sottilissimo romanzo ed un murales in Via Vallicaldi, Agrigento. Magari, se volete, posso citarvi questo specifico passaggio. Ed avete visto la pagina CMLibri del mio nuovo blog,
CMTempoLibero? Mi sono "trasferito" lì...
<blockquote class="twitter-tweet" data-conversation="none" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">"The Beat Book", Ginsberg e Anne Waldman? :) "Post Office", Charles Bukowski. <a href="https://twitter.com/sulromanzo">@sulromanzo</a> <a href="https://twitter.com/ilSaggiatoreEd">@ilSaggiatoreEd</a> <a href="https://twitter.com/mirkotondi">@mirkotondi</a> <a href="http://t.co/TAu6bD01B2">pic.twitter.com/TAu6bD01B2</a></p>— CMLibri (@CMLibri) <a href="https://twitter.com/CMLibri/status/646371917478424577">22 settembre 2015</a></blockquote>
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Tramite questo link potete venire a sapere di un libro - The Beat Book curato da Anne Waldman e pubblicato da Il Saggiatore - e di Allen Ginsberg o degli autori beat in un cinguettìo di Sul Romanzo che linka un articolo di Mirko Tondi.
Fitzgerald, la filosofia, il giardinaggio, New York, la musica e la cucina
Sto leggendo in questi giorni
Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald e potete facilmente capire il motivo... Finora questo libro sembra dedicare uno spazio discreto al
giardinaggio ed alle piante dato che, finora, ho letto anche di rampicanti, di un giardino all'italiana, di lillà, di biancospino, fiori di prugna, caprifoglio e di rose.
Il prato incominciava sulla spiaggia e si stendeva per mezzo chilometro
fino all'ingresso principale della casa, scavalcando meridiane
e sentieri lastricati di mattoni e giardini fiammeggianti
per innalzarsi, poi, giunto alla fine,
quasi sotto la spinta della corsa, in rampicanti vivaci.
Il narratore ed un personaggio, Tom Buchanan:
Prendendomi per un braccio mi costrinse a voltarmi
ed accennò con la larga mano aperta al panorama che ci stava di fronte,
indicando un giardino all'italiana, incavato, centinaia di metri di rose scure,
dal profumo penetrante, e un motoscafo
che affrontava con la prua schiacciata il mare aperto.
NY e la tavola. Magari leggete questo romanzo in un giardino o in un parco... O viaggiate a New York... Se, infatti, West Egg ed East Egg non esistono - ma sarebbero le trasposizioni letterarie di altri luoghi - ci sono, tuttavia, Long Island, la Quinta, la Cinquantanovesima e la Quarantaduesima Strada, il Central Park in carrozza, la Pennsylvania Station (o New York Penn Station), a Manhattan, il ponte di Queensborough (o Queensboro), l'isola di Blackwell e, forse, la 158a Strada.
E, magari, ve ne scriverò sul
mio blog di viaggi così come mi piacerebbe scrivervi sul
mio blog eno-gastronomico del claretto, un vino rosso chiaro, uno spumante del Sud della Francia e della Val di Susa, in Piemonte, o, ancora di più, dei whisky, il gin, i cocktail ed i liquori, delle
arance, dei dolci al limone e dei
limoni, del prosciutto al forno (a me non piacerebbe sicuramente) e del tacchino ripieno.
Musica collettiva ed afro-americana. Molti i "suoni" di quest'opera con l'orchestra: l'oboe, i tromboni, i sassofoni, le viole, le cornette, i flauti, il banjo ed i tamburi. Ed anche il
jazz.
La filosofia. E c'è anche il campanile di Immanuel Kant...E poco dopo:
Gli americani, per quanto disposti
e perfino impazienti di essere servi della gleba,
sono sempre stati riluttanti all'idea di avere l'aspetto di contadini
Martedì quattro luglio '13